Un lunedì dalle emozioni forti per Raffaele Palladino che per la prima volta si presenterà a Monza da avversario, sedendosi su un'altra panchina, quella della squadra ospite che sarà la sua Fiorentina.

Comunque sia resterà una delle storie più belle e piacevoli dell'ultracentenaria vita biancorossa: da quel settembre 2022 quando un gol di Gytkjaer gli regalò tre punti all'esordio addirittura contro la Juventus, al sogno europeo accarezzato, con tanto di salvezze raggiunte senza patemi d'animo.

Poteva finire diversamente? Anche no ci verrebbe da dire: il ciclo di Palladino, seppur breve con un biennio, ha detto tutto ciò che si poteva dire. Aveva senz'altro una bellissima squadra al top della forma, basti ricordare i calciatori allenati in Brianza: Pessina, Di Gregorio, Colpani, Carlos Augusto, Rovella, e poi i migliori Pablo Marì, Bondo, Maldini e Ciurria. Ma il bastone ha fatto la differenza.

Ci si è lasciati come quando due innamorati terminano una bellissima storia d'amore, che ti lascia un po' di rabbia, rancore, ma tutto sommato nostalgia. E vedendo il Monza di oggi, ancorato all'ultimo posto e con lo spettro retrocessione vicino, aumenta di più. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 10 gennaio 2025 alle 08:00
Autore: Roberto Sabatino
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