Editoriale - “ISSATA BANDIERA BIANCA”

La partita contro il Cagliari rappresentava l’ultima possibilità di ritornare a poter competere per la
salvezza. Occasione persa malamente. La prestazione è nettamente insufficiente. È ora di guardare
il baratro negli occhi.

Parlare della gara non aggiunge nulla a quanto sia stato già detto nelle settimane scorse. Infatti, più
che il risultato, è l’attitudine priva di fuoco e grinta a deludere i sostenitori biancorossi, esplosi in
una doverosa e giusta contestazione. Ad aggravare la situazione si aggiunge il persistente silenzio
della dirigenza, colpevole di scelte discutibili operate nella sessione di mercato estiva, oltre ad avere
progressivamente fatto scemare il grande entusiasmo dell’ambiente. Il sogno di competere nel
massimo campionato, facendo paura a chiunque, è svanito. Questa è la realtà dei fatti.

Ora la grande paura non è solo la retrocessione, ma l’assenza di programmazione e il rischio di
ritornare nel dimenticatoio. La città di Monza e la sua squadra non meritano questo trattamento. È
finito il tempo degli appelli a Fininvest e all’A.D. Adriano Galliani. Chi di dovere deve prendersi le
proprie responsabilità e aver rispetto per chi ha sempre sostenuto la squadra, anche quando i fari del
grande calcio non erano ancora puntati sui biancorossi.

Tirare fuori gli attributi, detto in maniera elegante, come reclamavano i tifosi a fine partita, potrebbe
non bastare per ottenere la salvezza. Ma essendoci un intero girone da affrontare bisogna onorare al
meglio l’impegno e far sì che non sia solo una lenta e dolorosa agonia fino a maggio.

Smantellate la squadra, continuate con le frasi di circostanza nelle conferenze stampa e renderete la
squadra alienata dai suoi tifosi. Queste rischiano di essere parole vane di chi crede ancora in quel
Monza che ha incantato tutta Italia. Sarà romantico, ma per ora sembra solo un’utopia.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 gennaio 2025 alle 08:00
Autore: Roberto Sabatino
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