Il Monza gioca. Il Monza crea. Il Monza è protagonista di una buona prestazione. Molto spesso,
però, i ragazzi di mister Nesta non raccolgono quanto seminato. È arrivata un’altra sconfitta
casalinga per mano dell’Udinese. E questa volta fa male. Era una partita che non si doveva
assolutamente perdere per poter respirare un’aria diversa da quella della zona retrocessione. Al
termine della quindicesima giornata i biancorossi occupano la penultima posizione a solo un punto
di distanza dal fanalino di coda Venezia.

Ora entra in gioco un fattore insidioso nella stagione dei brianzoli. Non è qualcosa che concerne la
forma fisica o la tattica, ma la testa dei ragazzi. La squadra paga spesso alcuni momenti di totale
oblio e gli avversari, ovviamente, non mostrano alcuna pietà. La partita di lunedì sera è un ottimo
esempio. Il Monza ha tirato in porta 27 volte (seppur solo quattro volte nello specchio), ha
conquistato 10 corner e totalizzato il 66,7% di possesso palla. Dati che, non avendo concretizzato le
molte occasioni, risultano vani. Due grosse amnesie difensive consegnano la vittoria ai friulani.

La crisi di risultati continua a farsi più nera. La luce in fondo a questo tunnel appare sempre più
lontana e uno spettro sinistro si insinua nei pensieri dei tifosi. È ora di guardare in faccia la realtà.
Con questi risultati e questa attitudine la retrocessione in Serie B non è poi così irrealistica.

Le ultime tre partite dell’anno contro Lecce, Juventus e Parma daranno un quadro ancora più nitido
alla classifica e alle speranze o illusioni del Monza.

Il dubbio se esonerare o meno mister Nesta terrà banco nei prossimi giorni. Il tecnico romano
sembra avere la fiducia della società, un po’ meno quella dei tifosi.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 dicembre 2024 alle 10:00
Autore: Roberto Sabatino
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