Il ritorno di mister Nesta ferma temporaneamente l’emorragia di punti, causata dalla nefasta
gestione tecnica precedente. Un pareggio che fa avanzare, seppur di poco, i biancorossi,
accorciando sul quartultimo posto, ma di cui non si può essere pienamente soddisfatti.

L’inizio in salita viene aggiustato in corso d’opera, con buoni momenti di gioco ma poche occasioni
concrete. Fin troppi gli errori tecnici anche su scambi semplici di pochi metri. Dany Mota è stato il
meno brillante su questo fronte. In difesa si registra una buona prestazione di Izzo che ha sostenuto,
praticamente da solo, la retroguardia, viste le prove insufficienti di Carboni e D’Ambrosio. A
centrocampo Urbański si fa valere, soprattutto quando viene, poi, spostato più a ridosso dell’area di
rigore. Ganvoula, beccato affettuosamente dalla curva, fa qualche buona sponda ma è impalpabile
in zona gol.

In una partita intensa ma non così ricca di emozioni, sono da sottolineare le prove dei due estremi
difensori, entrambi protagonisti con ottimi interventi che hanno inchiodato il punteggio come ai
blocchi di partenza. Difficilmente spiegabile, però, l’atteggiamento di Turati che rallenta in più di
un’occasione la ripresa del gioco, accontentandosi del pareggio. I tifosi non condividono la
decisione arrivata, si spera, da indicazioni della panchina e il disappunto viene dimostrato anche
dagli striscioni nel finale di gara.

La riflessione finale è che il distacco non è incolmabile, ma quest’anno manca totalmente la
mentalità e quella fame agonistica di prendersi dei punti con le unghie e con i denti. In sostanza
anche se davanti non avanzano, il Monza non riesce ad approfittarne. Si prospettano 13 giornate di
andamento lento verso il più disgraziato dei verdetti.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 18:15
Autore: Roberto Sabatino
vedi letture
Print