Ormai il discorso "ultima spiaggia" o "scontro diretto" è diventato parecchio inflazionato per il Monza: contro il Lecce, domenica pomeriggio allo "U-Power Stadium", l'ennesima gara da dentro-fuori.

Quello che serve all'ambiente e soprattutto tifosi (che non fanno mai mancare l'incitamento e più di tutti stanno soffrendo questa infausta situazione), è solo un infinito impegno sul rettangolo verde. Forse sarebbe il caso di mettere da parte i poeti che, puntualmente prima di ogni partita e/o dopo ogni sconfitta, postano foto e testi emozionali che garantiscono che la prossima andrà meglio.

Di prossime ce ne saranno sempre meno, dato che siamo già all'alba della 25° giornata di Serie A: c'è poco da filosofizzare, e più da concretizzare sotto porta per spingere il Monza con quei gol vittoria che mancano da troppo tempo. 

Meno post social e più fatti in campo, poi andrà come andrà. Il Monza retrocederà in Serie B dopo tre stagioni? E' più che probabile, inutile ignorare la realtà dei fatti. Ma almeno pedalando e parlando poco, che è la ricetta migliore che i professionisti fanno da sempre. E alla fine, comunque vada, suonerà almeno meno beffa per i sostenitori biancorossi. Fino alla prossima storia di Instagram, Facebook, X o dove volete trovarle voi. Perchè non si vince coi like o cuoricini (tanto per citare i Coma_Cose sentiti al Festival di Sanremo 2025), ma con ben altro.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 12:27
Autore: Roberto Sabatino
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