Ennesima sconfitta stagionale. In una gara non decisiva, di più. Quello che potrebbe far arrabbiare non è la partita in sé, dove il Monza comunque ha provato a rendersi pericoloso, pur concludendo soltanto due volte in porta. Quello che disturba è che mentre la Curva è sempre presente e a sostegno della squadra, come testimoniano i cori nel finale di gara e gli applausi da parte dei tifosi, dopo che il Monza si è recato sotto la Pieri, invece le dichiarazioni, faccio riferimento a quelle post partita, sembrano contraddire quello che è sotto gli occhi di tutti: una squadra che fa fatica e che sta lentamente perdendo le speranze per rimanere in Serie A. Penso sia assurdo sentire, ad esempio, il capitano Patrick Ciurria che dice "Sono comunque orgoglioso dei miei compagni: ci abbiamo provato fino all'ultimo" , quando sono stati solo Martins e Pizzignacco a dare un segnale positivo e credere nel pari.

Oggi era una gara da vincere e la squadra avrebbe dovuto mostrare ben altro per poter poi dare nuova linfa al discorso salvezza. Il mancato arrivo di Camarda è la ciliegina sulla torta e che conferma come il nuovo progetto, dopo la sessione invernale di mercato, sia quella di preparare la retrocessione in Serie B. Io credo nella salvezza e sono dalla parte di mister Bocchetti, anche perché mancano delle partite e nulla è ancora deciso. Ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e guardare in faccia la realtà, senza dire che va tutto bene e che la squadra sta dando il massimo. Quello che andrebbe fatto è una presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti, per ripartire creando una nuova identità di gioco e cambiando qualcosa sia dal punto di vista tattico, che, soprattutto, mentale e dell'atteggiamento. Non si molla mai.  

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 febbraio 2025 alle 20:00
Autore: Filippo Pelucchi
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