Quarantacinque minuti che hanno fatto riassaporare un Monza d’altri tempi, capace di tenere testa e
far paura ai campioni d’Italia nella splendida cornice di San Siro. Purtroppo, rispetto a due anni fa,
l’epilogo non è stato favorevole ai biancorossi.

Tuttavia, i ragazzi di mister Nesta non hanno dato l’impressione di riuscire a tenere il punto per tutta
la durata dell’incontro. Decisivo il non esser riusciti a terminare il primo tempo con il doppio
vantaggio. Il gol di Arnautović ha, infatti, agevolato la rimonta nerazzurra suggellata nella seconda
frazione. Una vittoria sfiorata che non avrebbe cambiato molto la situazione, comunque, critica in
classifica ma che avrebbe potuto ridare slancio in vista del rush finale delle ultime dieci gare del
torneo.

Cresce anche il rimpianto per le tante partite precedenti giocate male, dove si è concesso troppo
facilmente il fianco ad avversari ben più alla portata. La salvezza rimane un’utopia e rimarrà sempre
il dilemma sulla gestione tecnica di questa annata. Vista anche quest’ultima prestazione forse si
poteva dare fiducia a dicembre al tecnico romano ed evitare il periodo nero, acuito dall’emorragia
portata dal mercato sciagurato di gennaio. Solo a maggio avremo una risposta definitiva. E da lì in
poi si aprirà un nuovo capitolo per il Monza, in cui il nome “Berlusconi” potrebbe essere associato
solo al centro d’allenamento e non più alla proprietà del club.

Sabato con il Parma si parla dell’ennesima ultima spiaggia ma guai a farsi illusioni. Lottiamo fino
all’ultimo e proviamoci!

Sezione: Editoriale / Data: Mer 12 marzo 2025 alle 20:05
Autore: Roberto Sabatino
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