Poche parole. La squadra ha fatto bene e male nella gara contro l’Inter. Bene perché è andata in vantaggio e per i primi 30-35 minuti ha mostrato carattere in una partita tutt’altro che abbordabile. Male perché si è fatta rimontare e ha preso un gol negli ultimi minuti del primo tempo che hanno influito poi sulla ripresa, dove la squadra di Nesta è calata e ha subito la differenza tecnica dell’Inter. Cosa rimane? Sicuramente una prestazione di cuore, rispetto alla trasferta di Roma e in generale all’andamento delle ultime gare. Ci si può ancora salvare? Io non ci credo più ma la cosa che fa riflettere è che la forbice rimane sempre di 10 punti.

E col Parma, come ribadito anche da Nesta durante l’ultima conferenza stampa, sarà davvero l’ultima chance per fare il miracolo. Se i biancorossi dovessero giocare come contro la squadra di Inzaghi, la salvezza sarebbe non dico matematicamente certa, ma senz’altro più accessibile. Servirà dare tutto e provare a dare un senso alla stagione, contro un Parma che ha cambiato allenatore da poco e che non arriva da un periodo semplice, anzi. Comunque vada, credo sia giusto rimanere a fianco della squadra per questo impervio finale di stagione, nel bene e nel male. La squadra per vincere la prossima partita ce l’abbiamo, quello su cui bisogna insistere è l’aspetto mentale più che tecnico. Serve lo stesso cuore messo a San Siro, la leggerezza ma allo stesso tempo la concentrazione del primo tempo e la consapevolezza che in realtà siamo appesi a un filo e non ancora in fondo a un burrone senza riuscire a vedere la luce.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 11 marzo 2025 alle 12:58
Autore: Filippo Pelucchi
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