L'ex centrocampista biancorosso Marco Perini ai taccuini di TuttoMonza.it ha parlato di quella che è ancora oggi una stagione disgraziata della squadra in Serie A, con la materializzazione della retrocessione ad un passo.

Marco, subito una domanda a bruciapelo: è giusto credere ancora nella salvezza del Monza dopo ventinove giornate e l'ultimo posto in classifica?
"Penso non abbia senso. Facendo i calcoli con la prima fuori dalla zona retrocessione, servirebbero in nove partite più dei punti che sono stati fatti fino adesso".

Cosa è mancato di più quest'anno alla squadra? Tecnicamente e non.
"Credo soprattutto un’identità chiara di gioco e una qualità media dei giocatori che si è abbassata".

Percepisci anche tu che si è incrinato il rapporto società-tifosi? Secondo te risanabile, o giusto accelerare un passaggio di proprietà?
"I tifosi storici del Monza hanno sempre avuto a che fare con vicissitudini societarie particolari, ma negli anni hanno sempre sostenuto la squadra e continueranno a farlo in futuro. Sicuramente da quando è venuto a mancare il presidente, è cambiato anche il coinvolgimento della proprietà. Con il passaggio ad una gestione più finanziaria che legata agli obiettivi sul campo che è sempre più difficile da realizzare nel calcio in generale e soprattutto in quello italiano. E ovviamente, chi ne risente di più, sono sempre i tifosi e Galliani che è coinvolto appieno in entrambi gli aspetti".

Quanto ha inciso la prolungata assenza di un biancorosso vero come capitan Matteo Pessina?
"Ha inciso tanto sul campo ma immagino ancor più nella quotidianità. È un ragazzo molto mentalizzato che alza il livello della qualità degli allenamenti".

Che idea ti sei fatto dei silenzi di Adriano Galliani nei momenti più difficili della stagione?
"Come dicevo il suo ruolo di dirigente/tifoso lo ha sicuramente responsabilizzato ancora di più ed i suoi silenzi nei momenti chiavi della stagione denotano una sofferenza. Con la scomparsa del presidente ha perso un appoggio societario fondamentale".

L'eventuale ricetta per risalire dalla Serie B?
"Abbiamo delle strutture all’avanguardia che non tutte le squadre di serie A hanno, un paracadute dalla serie A (che comunque da solo immagino non basti per allestire una squadra competitiva), un mix di giocatori rodati della B e giovani promettenti in rampa di lancio e spero ancora Galliani".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 17:15
Autore: Roberto Sabatino
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