TuttoMonza.it ha raggiunto il giornalista Eligio Galeone, inviato de "Il Cittadino", che segue da tempo le vicende del mondo biancorosso.

Cosa ha lasciato il post Parma oltre alla tanta amarezza: hai visto segnali positivi con Bocchetti?
"La sconfitta maturata contro il Parma lascia tanto rammarico perché a mio avviso il Monza non meritava assolutamente la sconfitta, peraltro giunta all'ultimo sussulto con la rete al 98' di Lautaro Valenti. Sono stati annullati due gol per pochi centimetri. È stata una gara decisa dagli episodi e non dalla prestazione perché ai punti avrebbe vinto la formazione biancorossa. L'esordio in panchina di Salvatore Bocchetti è stato molto positivo nonostante il ko perché ha subito trasmesso ai ragazzi tanta cattiveria e ha indovinato le sostituzioni al momento giusto con i subentrati Martins e Pedro Pereira, rispettivamente autori dell'assist e del gol del momentaneo pareggio biancorosso. La squadra brianzola ha giocato a viso aperto e con grande carattere sin dai primi minuti e soprattutto nel primo tempo dove ha sfiorato più volte di schiodare il punteggio. È mancato il cinismo considerando la tripla occasione sprecata da Daniel Maldini: il figliol prodigo ha qualità indiscusse ma deve lavorare molto sulla testa. Gli manca anche quel pizzico di fortuna che nel calcio ogni tanto aiuta: ha bisogno ancora di fiducia, magari una scintilla potrebbe accenderlo completamente e spianargli la strada alla consacrazione. È un classe 2001 e ha ancora tanta strada da fare".

Secondo te dove iniziano e finiscono le colpe della gestione Nesta?
"C'è da dire che il Monza, considerando il gioco prodotto finora, non merita l'ultima posizione in classifica. Avrebbe meritato qualche punticino in più. Le colpe di Alessandro Nesta iniziano dalla carenza di strategie tattiche ad hoc, proseguono in alcune scelte (come le sostituzioni discutibili a gara in corso) e finiscono pensando ad un organico che presenta oggettivamente molte lacune a livello di qualità e quantità. Qualsiasi allenatore avrebbe faticato al suo posto".

Ti saresti mai aspettato una involuzione così clamorosa dopo le due ottime salvezze?
"Prevedevo una stagione difficile dopo gli addi di Palladino, Colpani e Di Gregorio ma non mi aspettavo un'involuzione così clamorosa perché tutto sommato il gruppo squadra è rimasto al 70%. Ha salutato Di Gregorio che grazie alla sua sicurezza e alle sue parate in Brianza ha propiziato negli anni tantissimi punti: al suo posto, dopo vari tira e molla di trattative, è arrivato Turati, un ottimo portiere ma sicuramente non al livello dell'estremo difensore bianconero. Colpani ha seguito mister Palladino nella nuova avventura viola e sulla trequarti il Monza ha tuttora molte alternative come Maldini e Caprari che purtroppo ancora faticano a non far rimpiangere il Flaco. Secondo me il momento attuale dà ancora più valore al lavoro svolto da Raffaele Palladino nel biennio alla guida del Monza".

Cagliari, dopo Parma, altro spartiacque salvezza: cosa ti aspetti di vedere contro i sardi domenica?
"Mi aspetto di vedere una squadra arrembante sin dai primi minuti, un po' com'è accaduto a Parma. Si tratta di una scontro diretto: è una partita che vale doppio perché anche la squadra allenata da Davide Nicola naviga in cattive acque dato che è terzultima con quattro punti di vantaggio sui brianzoli. Per ironia della sorte il Monza non vince in casa dallo scorso 16 marzo proprio quando affrontò il Cagliari, allora allenato da Sir Claudio Ranieri: 1-0 per i bagai grazie a una magistrale punizione di Maldini".

Il calciomercato di gennaio è alle porte: nonostante le risorse limitate, quale reparto rappresenta l’urgenza maggiore di intervento? E può, una sessione invernale, colmare totalmente le lacune di quella estiva?
"Nel calciomercato di gennaio bisognerà intervenire in primis sulle fasce esterne: sia a sinistra dove lo stacanovista Kyriakopoulos non ha nessun ricambio effettivo sia a destra dove c'è bisogno di più qualità. Le altre lacune sono in fase offensiva dove c'è il solo Djuric a sorreggere le sorti dell'attacco perché Petagna e Maric non danno garanzie in termini di gol e condizione atletica. Bisognerà prendere un altro attaccante come potrebbe essere Giovanni Simeone (o un profilo simile) che sta trovando poco spazio nel Napoli di Antonio Conte e che nel Monza di Bocchetti potrebbe trovare continuità. Si possono colmare le lacune del mercato estivo intervenendo chirurgicamente anche negli altri reparti: un difensore centrale under 30 per ringiovanire e rimpolpare il pacchetto arretrato, nella speranza che non saluti la città di Teodolinda anche Pablo Marí, stuzzicato dalle sirene viola. A centrocampo, invece, aspettiamo il ritorno dall'infortunio di capitan Pessina che, grazie alla sua esperienza e al suo spirito da leader, potrà fare un contributo fondamentale e non indifferente alla causa biancorossa".

Cosa augurare al Monza per questo imminente 2025?
"Auguro all'AC Monza, incluso staff e squadra, di iniziare col piede giusto il nuovo anno nella speranza che il 2025 possa essere l'anno della svolta: mentalità positiva e tanta forza per inseguire e centrare la terza salvezza consecutiva in Serie A, grazie anche al supporto incessante di tutta la città e di tutta la tifoseria. Nel nuovo anno bisognerà proteggere e custodire il patrimonio della Serie A: spero che Fininvest, prima di cedere la mano, e grazie soprattutto all'intelligenza dirigenziale di Adriano Galliani, faccia tutto il possibile per salvare il Monza dalle sabbie mobili della Serie B".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 31 dicembre 2024 alle 08:00
Autore: Roberto Sabatino
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