Il primo incontro fu nel 1986, anno in cui Silvio Berlusconi acquistò il Milan e nominò Adriano Galliani amministratore delegato della società di via Aldo Rossi. Paolo Maldini all’epoca era un ragazzo di 18 anni e non avrebbe mai immaginato che da quel momento in poi sarebbe iniziato un ciclo di vittorie che durò per più di 20 anni, più precisamente fino al 2009, anno in cui lo storico capitano rossonero si ritirò dal calcio giocato. Galliani considerava indispensabile la presenza di Maldini, anche all’età di 42 anni, all’interno dello spogliatoio a tal punto di proporgli un contratto per la stagione 2009/2010 al minimo contrattuale con la speranza di convincerlo a tornare in campo nonostante avesse appeso gli scarpini al chiodo. Dopo alcuni sforzi riuscì a strappare la firma del contratto ma il giocatore non scese effettivamente in campo durante la stagione successiva.

Questo fatto racconta il meraviglioso rapporto sia lavorativo che di amicizia tra i due e questo legame è destinato a durare ancora perché l’attuale amministratore delegato del Monza, nella giornata di ieri, ha chiuso il trasferimento in prestito secco di Daniel Maldini, figlio di Paolo, dall’Empoli, squadra in cui il giovane talento classe 2001 ha trascorso il girone d’andata. Le prime parole del giocatore ex Empoli sono state “Ho parlato con mio padre e abbiamo deciso che il Monza fosse la scelta migliore per me, soprattutto grazie alla presenza di Galliani che sicuramente mi aiuterà a crescere sia come uomo che come calciatore”. Da queste parole si può comprendere che il ragazzo è motivato e vuole dare il massimo in questa nuova esperienza e ripagare la fiducia che Adriano Galliani ha riposto nei suoi confronti.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 gennaio 2024 alle 15:33
Autore: Leonardo Coppa
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