Ignazio Abate, al momento e non di certo con sicurezza totale, è il maggior candidato a rilevare la panchina del Monza l'anno prossimo in Serie B. L'ex calciatore rossonero, che quest'anno ha esordito nei professionisti come mister della Ternana dopo anni nel settore giovanile del Milan, ha un profilo accattivante per i biancorossi.

La sua tribolata stagione in Umbria, con due esoneri (solo il secondo confermato, dopo la prima rivolta della squadra contro il presidente), resta comunque altamente formativa. Oltre ad idee coraggiose tatticamente, la sua squadra seppur in Serie C ha macinato gol e possesso palla, Abate ha dimostrato grande carattere ma soprattutto empatia col suo gruppo.

Ad inizio febbraio, quando fu licenziato per non aver voluto convocare il figlio del presidente, la rivolta dei suoi giocatori fu decisiva. Abate la raccontò così in conferenza stampa, giorni dopo: "C’erano vedute diverse per la gestione quotidiana dell’area tecnica, ma nessuno conosce il mio pensiero più del presidente. Il motivo per cui sono rimasto è la squadra. Avrei potuto lasciare, non da vincitore, ma comunque in una situazione positiva per me. Ma alle 2.15 di notte i calciatori erano tutti lì e non potevo tradirli. Il mio campionato l’ho già vinto, perchè vivo di sentimento e dunque quello che mi hanno trasmesso va oltre il calcio. La loro è una dimostrazione che ricorderò per tutta la vita. Stiamo bene e adesso vedremo la risposta del campo".

Quando poi fu esonerato (questa volta davvero) un mese fa, attraverso i social lo stesso mister Abate ha rimarcato l'affetto per i suoi ragazzi: "Grazie ai miei giocatori, i veri protagonisti di un percorso che, anche nei momenti di difficoltà, ha dimostrato il valore di un gruppo unito e determinato, rendendo ordinario quello che ordinario non era. È stato un vero onore guidarvi!".

Sezione: Focus / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Roberto Sabatino
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