Era il 10 febbraio scorso quando venne ufficializzato il ritorno di Alessandro Nesta sulla panchina brianzola. Una decisione, questa, che la società ha preso perché Bocchetti aveva ampiamente mostrato, nelle partite in cui aveva guidato la squadra, di averne perso il timone, ammesso che sia mai riuscito ad averlo davvero.

La sensazione, infatti, è che ci sia un nucleo di giocatori legato a Nesta, il quale comunque, pur con i limiti cronici che il Monza ha dimostrato di avere in questa sua prima stagione nella massima serie, grazie ai quali alberga all'ultimo posto della graduatoria, ha dato un'impronta di gioco visibile, anche e soprattutto a livello tattico, regalando certezze perdute.

Si, perché una squadra che non ha un'idea di come si sta in campo non perde di misura, e meritando di più visto il gioco espresso, in casa della fortissima Inter di Simone Inzaghi, coinvolta in una avvincente lotta scudetto. Parimenti una compagine allo sbando non pareggia contro due di quelle che dovevano essere delle dirette concorrenti per un obiettivo salvezza che ormai appare sfumato come Parma e Lecce, governando la partita per larghi tratti e assaporando il gusto di vittorie che, se conseguite, avrebbero certamente dato un senso a questa parte conclusiva di campionato. 

Certo, ci sono state le larghe sconfitte di Roma e di Cagliari a fare da contraltare a tutto ciò, ma, tutto sommato, paiono esserci i margini per dare vita ad un finale dignitoso di stagione, a cominciare dal sentito derby di Como. Poi ci sarà un periodo di riflessione che dovrà partorire scelte importanti per un futuro ancora tutto da scrivere.

Sezione: Focus / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 09:47
Autore: Daniele Proietti
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