Il Monza è arrivato a un punto di non ritorno e la retrocessione è ormai prossima. ci sarà tempo per parlarne meglio a fine anno, per ora mi limiterò ad una semplice analisi della gara col Napoli. Il Monza ha giocato un discreto primo tempo, riuscendo quasi ad andare in vantaggio con Castrovilli, che però sceglie di calciare di esterno anziché servire Mota in mezzo. La difesa, guidata da un ottimo Caldirola, resiste e tiene lo 0-0, con un solo tiro da parte del Napoli che è una punizione centrale di McTominay, che non può impensierire Turati. Nella ripresa, come al solito, c’è un calo della squadra di Nesta, che paga forse l’unica disattenzione: proprio Caldirola si perde lo scozzese, protagonista della gara. Turati esce con ritardo e non anticipa il suo colpo di testa che permette agli azzurri di fare 1-0. Poi, la botta psicologica: passaggi sbagliati, errori di costruzione paura fino al triplice fischio.

In tutta franchezza però, è stato un Monza tenace e che ha combattuto. Sicuramente un passo avanti rispetto a quello che è stato uno spettacolo abbastanza deludente a Venezia. La squadra di Nesta riconferma di giocare bene con le big, riuscendo a mostrare carattere e voglia, ma mancando di cattiveria sotto porta e di qualcuno che riesca a metterla dentro da vero attaccante. Ormai si sa, è questione di giornate, ma l’atteggiamento è giusto e va mantenuto anche per le prossime cinque partite, comunque vada a finire e a prescindere dai record negativi e dalle statistiche. Non potrà arrivare la condanna alla prossima giornata, ma il tempo stringe e la retrocessione avanza lenta ma inesorabile. Ci aspetta un finale di stagione emotivamente pesante.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 aprile 2025 alle 09:09
Autore: Filippo Pelucchi
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