La sconfitta nel derby contro il Como subita sabato pomeriggio tra le mura amiche rappresenta l'antitesi di una ciliegina sulla torta: certifica, viceversa, il fallimento di una stagione nata sotto ben altri auspici rispetto a quelli cui la realtà ci costringe a guardare. Un disastro dalle immense proporzioni, riassunto, tanto perfettamente quanto freddamente, da numeri impietosi, che non possono non portare a riflessioni.

Non può sperare di salvarsi una squadra che a sette giornate dalla fine del campionato è la seconda peggiore difesa del campionato, ( peggio ha fatto solo il Verona), con cinquantacinque gol subiti. Una compagine che durante la stagione ha cambiato allenatore, finendo poi per tornare al precedente, e non ha risolto i suoi problemi atavici.

Il primo è rappresentato dall'assoluta inconsistenza offensiva, dimostrata dai soli venticinque gol segnati, meno di uno a partita. Poi ce ne sono altri, tra i quali, uno gigantesco, è rappresentato dalle venti sconfitte subite, un umiliante unicum in questa edizione della massima serie, che trova, a questo punto del campionato, pochi precedenti nell'intera storia della categoria.

Altro " record" è rappresentato dalle sole due vittorie conseguite, di cui una in casa. Numeri, questi, che avrebbero fiaccato l'entusiasmo di chiunque, ma non quello della tifoseria biancorossa, rimasta, nonostante tutto, sempre vicina alla squadra. Da lei, dalla tifoseria, si dovrà ripartire il prossimo anno per affrontare una serie B, perché ormai è chiaro che quella sarà, sempre più competitiva, da cui, in assenza di un mercato all'altezza, sarà complicato risalire.

La società è chiamata a rispondere presente in sede di campagna acquisti. I tifosi, d'altronde, come detto, già lo hanno fatto, e francamente non gli si può chiedere di più.

Sezione: Focus / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 10:30
Autore: Daniele Proietti
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