Il 28 settembre 2018 la storia del Monza cambió radicalmente, una di quelle sterzate inaspettate che ti fanno intravedere solo cose belle.

È la data in cui il gruppo Fininvest del presidente Silvio Berlusconi concretizzò l'acquisto della società biancorossa da Nicola Colombo: tornava in pista anche Adriano Galliani, pochi anni dopo l'uscita di scena dal mondo del calcio con l'addio al Milan, e lo faceva per la squadra della sua città, da sempre nel cuore anche durante l'epopea rossonera.

Allora il Monza era in Serie C, e il salto di categoria lo sognava: con Berlusconi lo vedeva invece più concreto, e da quel momento partì la storica scalata fino alla mia raggiunta Serie A. Dal pupillo Cristian Brocchi all'amico Giovanni Stroppa, fino all'ultima intuizione Raffaele Palladino. Calciatori fortissimi passati per la Brianza grazie al presidente, come Balotelli, Di Gregorio, Colpani, Carlos Augusto, Rovella, Pablo Marí e il ritorno del figliol prodigo Matteo Pessina.

Questo è il secondo anniversario senza più Silvio Berlusconi, ma i suoi dettami pratici tra vita e sport, aleggiano ancora tra i muri del centro sportivo di Monzello a lui intitolato: i risultati passano, ma la storia resta per sempre.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 28 settembre 2024 alle 08:07
Autore: Roberto Sabatino
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